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Vivere l’Erasmus all’Univerzita Karlova di Praga
Dopo aver parlato della vita di Giulia durante i mesi trascorsi in Spagna, in questo articolo racconteremo l’esperienza di Anna, laureanda in Progettazione e gestione del turismo culturale all’Università di Padova, che ha vissuto per sei mesi a Praga. Dagli autoctoni non del tutto cordiali fino, ad una lingua incomprensibile, le abbiamo chiesto di parlarci di ciò che ha trovato interessante della vita da studentessa in Erasmus, ponendo enfasi sulle differenze tra il sistema italiano e quello ceco.
Il centro di sovversione tutto trevigiano
Se finora avete sempre pensato che le vostre più rivoluzionarie e sconclusionate idee non potessero trovare un loro habitat naturale (o per meglio dire artificiale, in questo caso), vi sbagliavate di grosso.
Un luogo per le vostre idee c’è, e c’è da parecchio tempo.
Io vorrei che...
Mi soffermo spesso ad osservare le dinamiche relazionali e i diversi contesti sociali, storici e affettivi in cui si sviluppano situazioni vissute con persone con cui sono venuto a confronto nella mia vita.
Ciò che mi affascina davvero, è provare a comprendere cosa faccia muovere ognuno di noi nel momento in cui vi siano da affrontare scelte, e mettere poi in campo le azioni conseguenti. Mi capita spesso di chiedermi cosa sarebbe accaduto se, in una determinata circostanza, avessi avuto un altro comportamento, altre reazioni, e soprattutto quali effetti avrebbero provocato negli altri.
Il primo museo europeo sulla geografia
Non solo mappe e planisferi, ma anche storie da scoprire, profumi per solleticare l’immaginazione, giochi interattivi per coinvolgere un pubblico di tutte le età. Quello che sta per inaugurare a Palazzo Wollemborg, in via del Santo, a Padova, è un museo tutto moderno, nonché il primo in Italia (ed uno dei pochi in Europa), interamente dedicato al mondo della Geografia. I lavori sono partiti a giugno 2018, e il taglio del nastro è già fissato: martedì 3 dicembre, alla presenza delle autorità accademiche e di tre ospiti speciali, sui quali l’ateneo preferisce mantenere un po’ di suspense.
Elmec, la carriera informatica inizia prima della laurea
Dalla teoria alla pratica, ma simultaneamente.
È questo il nuovo approccio seguito da aziende e università per favorire l’ingresso dei giovani talenti, nel mercato del lavoro. Ormai gli studenti non hanno più bisogno di avere una laurea in tasca per muovere i primi passi di quella che potrebbe diventare la loro carriera lavorativa, dato che sono le stesse aziende ad anticipare i tempi, e a reclutarli mentre sono ancora alle prese coi libri.
Il peperoncino vola nello spazio
Peperoncini nello Spazio. Non è il titolo di un B Movie fantascientifico, ma quanto ha in mente la Nasa per aiutare l’uomo a raggiungere Marte. L’agenzia spaziale statunitense, infatti, ha annunciato l’intenzione di spedire alcune piante di peperoncino della varietà Española sulla Stazione Spaziale Internazionale, dove gli scienziati si occuperanno di coltivarle e di ricavarne bacche tanto succulente quanto nutrienti.
Berlin: la più grande graphic novel di sempre
Il ritmo disteso di Amsterdam
State cercando una meta per un viaggio all’insegna della cultura, ma volete evitare la frenesia delle grandi metropoli? Il posto giusto per voi è Amsterdam. Un paradiso unico, in cui potrete coniugare relax e lunghe passeggiate, lontani dai clacson e dallo smog. Proviamo ad indossare un visore per la realtà virtuale, abbandoniamo i cliché sulla capitale olandese, e immergiamoci nella sua magia.
Future Vintage Festival
Cos’è, cosa non è?
Come può, un festival vintage, essere un "festival del futuro", come ci dice il nome stesso “future”?
Sembrerebbe una contraddizione in termini, ma in realtà l’evento è reale ed è proprio come ce lo aspetteremo sentendone pronunciare il nome: stravagante.
Lettera a una professoressa
“Le maestre sono come i preti e le puttane. Si innamorano alla svelta delle creature. Se poi le perdono non hanno tempo di piangere.”
Sono solo poche righe ma già possiamo captare il taglio critico e ironico che contraddistingue il testo “Lettera a una professoressa”. Si tratta di un libro scritto e redatto da otto ragazzi della scuola di Barbiana, un'esperienza educativa sperimentale avviata e animata da don Lorenzo Milani dal 1954 al 1967.