Se finora avete sempre pensato che le vostre più rivoluzionarie e sconclusionate idee non potessero trovare un loro habitat naturale (o per meglio dire artificiale, in questo caso), vi sbagliavate di grosso.
Un luogo per le vostre idee c’è, e c’è da parecchio tempo.
Fabrica, che ha la sua sede a Treviso, è stata fondata da una visione di Luciano Benetton e Oliviero Toscani nell’ormai non vicinissimo 1994. Ma esattamente, cos’è?
Potremmo definirlo uno spazio sovversivo, immerso in un clima di architettura magica. Uno spazio in cui si incontrano cultura umanistica, comunicazione, cinema, ogni genere di arte, poesia, giornalismo, design, spiritualità, natura, musica, politica, economia e molto altro ancora.
Il motto di Fabrica è: “imparare facendo”, e ogni talento che ha la fortuna di venire a contatto con questa realtà, non può che uscirne cresciuto e arricchito, del suo lavoro e del clima che si respira all’interno della struttura.
Da sempre, Fabrica è una realtà inclusiva; accoglie talenti curiosi, irrequieti, ambiziosi, generosi, con la testa libera e il cuore in mano, che sperimentano la comunicazione contemporanea, attraverso una costante contaminazione tra diverse discipline, mai del tutto sconnesse.
Uno dei due fondatori, Oliviero Toscani, è conosciuto a livello internazionale come la forza creativa dietro i più famosi giornali e marchi del mondo, creatore di immagini corporate e campagne pubblicitarie.
E noi, nel nostro piccolo, abbiamo la fortuna di avere un suo insostituibile segno, qual è Fabrica, nella nostra regione.
Il centro creativo apre le sue porte in diverse occasioni durante l’anno. Vengono spesso proposti incontri, workshop con personaggi illustri, mostre temporanee, e nel tepore della stagione del Natale alcuni dei lavoratori del centro propongono i loro prodotti all’interno di quello che possiamo definire un mercatino di Natale alternativo.
Fabrica, poi, è sempre alla ricerca di nuovi talenti, nuove menti da ascoltare e far fiorire, nuove attitudini da sviluppare. Infatti, spesso, viene proposto il “Wanted creativity”; una sorta di ‘appello alla creatività’ e, allo stesso tempo, un’offerta di lavoro per giovani under 25, che potrebbero avere la fortuna di essere scelti per conoscere questa peculiare realtà.
Chi decide di entrare a scoprire Fabrica nei giorni dedicati al pubblico, rimarrà estasiato non solo dal clima in cui si troverà immerso, ma anche dalla struttura stessa. Un vero e proprio luogo che non può che colpire, è la biblioteca presente all’interno di una delle aree del centro: la successione concentrica di scale da vita ad uno spazio dinamico, intervallato da alcune aree di sosta in cui fermarsi a sfogliare curiosamente un libro o a studiare circondati, letteralmente, dagli slanciati e ricolmi scaffali di questa biblioteca.
Un luogo tutto da conoscere, e senza ombra di dubbio da visitare.
Anna Sacchetto
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Il centro di sovversione tutto trevigiano
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Il centro di sovversione tutto trevigiano
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