Super User
Scarpe comode, reflex e polaroid alla scoperta delle bellezze umbre
Pochi soldi e tanta voglia di viaggiare: questo è stato il motto del tour dell’Umbria. Partito da Padova verso le 8 il p,rimo ostacolo l’ho incontrato lungo la Tiberina, una strada statale tanto lunga quanto lenta che collega Cesena a Perugia, della serie che la prima sosta la fai a pranzo e l’ultima a cena. Per non parlare degli autovelox, che in quel tratto mi avranno scattato un book fotografico non indifferente.
Come prima tappa mi sono fermato a Città di Castello, un borghetto tranquillo e accogliente dove la gente sorride nel vedere i turisti fare fotografie al Palazzo dei Priori. Non è Assisi, e per i vicoli girano principalmente i tifernati passando dal panificio alla salumeria. A pranzo potrai assaporare degli ottimi umbricelli, e bere del buon sagrantino.
Ripresa la SS3bis, nel tardo pomeriggio ho visitato Spello, forse la località più particolare e poco pubblicizzata del perugino.
Società benefit e B-Corp
Società benefit e B-Corp. Il primo capitolo della nuova rubrica dedicata all'economia.
“Le attività di impresa sono permesse e incoraggiate dalla legge perché sono un servizio alla società, piuttosto che fonte di profitto per i suoi proprietari”.
Lo scriveva nel 1932 il giurista americano Edwin Merrick Dodd, docente alla Harvard Law School, aprendo la strada a quella che si delinea come una vera e propria rivoluzione del mondo imprenditoriale.
Un’intuizione brillante, e profondamente umana, che ha segnato l’inizio del percorso delle Società Benefit: il profitto non solo può, ma deve essere legato ad uno sviluppo sostenibile, con effetti positivi sulla società e sulla sua evoluzione, difendendo e valorizzando l’ambiente.
Ponte Morandi, sinonimo di inverosimile per l’anima di un genovese
E chi lo sapeva che si chiamava Ponte Morandi?
Morandi al massimo era Gianni, che all’epoca aveva appena inciso dei successi destinati a diventare intramontabili come “Uno su mille” e “Si può dare di più” (ma anche, ironia della sorte, la meno nota “Il ponte”).
I genovesi lo chiamavano davvero “il Ponte di Brooklyn”, con orgoglio misto a divertimento.
I primi navigator si raccontano
Ancora qualche settimana di pazienza, poi potranno lanciare i loro salvagente nel mare del precariato.
Partirà a settembre l’avventura dei 2.980 navigator reclutati tramite concorso lo scorso giugno. I navigator dovranno lavorare in sinergia con i centri per l’impiego, per aiutare chi percepisce il reddito di cittadinanza a trovare un lavoro; la loro collaborazione andrà avanti fino al 30 aprile 2021, per un compenso lordo di 27.338 euro all’anno (più 300 euro lordi al mese per le trasferte).
Di questa nuova figura si è detto e scritto molto. Ma chi sono i navigator? Perché hanno scelto questa strada, e come vivono l’attesa? Ecco due testimonianze raccolte a Padova.
“Mio fratello rincorre i dinosauri”, diventa un film
Giovanni ha tredici anni e un sorriso più largo dei suoi occhiali. Giovanni va al cinema con una compagna, torna a casa e annuncia: «Mi sono sposato». Giovanni balla in mezzo alla piazza, da solo, al ritmo della musica di un artista di strada, e uno dopo l’altro i passanti si sciolgono e
cominciano a imitarlo. Quando si trova nei corridoi, Giovanni corre, perché «nei corridoi bisogna correre».
Giovanni esiste davvero, ha la sindrome di Down e un fratello di nome Giacomo: vivono a Castelfranco Veneto e la loro storia è diventata un bestseller. Un successo inaspettato e incredibile, tanto che dal libro è stato tratto anche un film: “Mio fratello ricorre i dinosauri”, dal 5 settembre nei cinema. La regia è di Stefano Cipani, che tra gli attori ha scelto diversi volti noti: fra questi Alessandro Gassmann e Isabella Ragonese, genitori dei ragazzi.
Il silenzio di averti accanto
Un racconto intimo di una famiglia dannata. È questo il leitmotiv del romanzo, con tinte autobiografiche, di Giancarlo Marinelli.
Un viaggio fatto di flashback e flashforward, tra le emozioni di due fratelli divisi da un’identità politica diametralmente opposta. I poli del testo sono tre: da un lato la vita di Marino, sindacalista che aderì al fascismo; dall’altro quella di suo fratello minore Almo, comunista e fautore della rivoluzione; e come ultimo quella del “ragazzo che non è più un ragazzo”, di cui Marino ne era il nonno.
Intelligenza emotiva: il confine sottile tra comando e leadership
A fare la differenza, nella gestione di gruppi di lavoro di qualsiasi ambito, è l’intelligenza emotiva, quella sorte di ‘talento’ scoperto da Daniel Goleman, padre della teoria della Emotional Intelligence, che delimita il confine tra comando e vera leadership. Un conto è ‘comandare’, e vedere eseguiti i propri ordini, infatti, altro è riuscire ad essere ‘seguiti ed ascoltati’. Per essere un leader di successo non bastano competenze tecniche eccellenti, e nemmeno è sufficiente un altissimo quoziente d’intelligenza. La componente irrazionale, definita come un mix di capacità di conoscere e controllare se stessi, e di capire, ascoltare e coinvolgere gli altri, è la vera chiave di successo sia nel mondo del lavoro, sia nello sport.
Arte Sella, la natura si fa arte
Cubi in legno di abete, alveari di ramaglie, tronchi che a poco a poco stanno lasciando spazio a nuove piante, verdi e rigogliose. Arte Sella (a Borgo Valsugana, fra Trento e Bassano del Grappa) è un luogo dove arte e natura s’incontrano, e si fondono armoniosamente, ognuna lavorando nel rispetto dell’altra. Nell’arco di più di trent’anni centinaia di artisti si sono alternati nel plasmare le proprie opere, a partire da ciò che il paesaggio aveva da offrire: hanno modellato legno, foglie e rami secondo la propria fantasia e hanno riconsegnato le creazioni ai visitatori e alla natura stessa. Poi le stagioni hanno fatto il proprio corso, completando l’opera: con il fischiare del vento, il lento lavoro della pioggia e della neve, la vita che esplode in primavera.
Un modello 3D per combattere i tumori
Il nostro corpo non ci azzecca sempre. Da un lato, tende a riconoscere le nanotecnologie sintetiche come corpi estranei, e quindi a espellerle; dall’altro, tende a scambiare quelle biomimetiche (costruite in laboratorio con i leucociti del paziente) come cellule “amiche”, e quindi ad accoglierle. Il gruppo di ricerca guidato da Marco Agostini della Clinica Chirurgica 1 dell’Università di Padova, che si occupa anche di neoplasie pediatriche, affiliato all'Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP) Città della Speranza, è nato nel 2015 proprio per applicare le cellule biomimetiche ai pazienti pediatrici sottoposti a terapie farmacologiche.
Bruxelles: il cuore dell'Europa ha il sapore di cioccolato
Sei sicuro di aver trovato i compagni di viaggio perfetti quando, alla tua proposta di un fine settimana a Bruxelles quindici giorni dopo, la loro risposta, immediata e sicura, è: “Ci sto!”
Certo, ha fatto poi seguito un “Ma cosa c’è da vedere?”, ma fortunatamente, da vedere, a Bruxelles in un fine settimana, amici miei, c’è moltissimo!