Con l'aereo supersonico si può!
Se pensate che il vostro sogno di viaggiare velocissimi ovunque vogliate sia sfumato definitivamente nel 2003, quando il Concorde è stato ritirato dal mercato, non dovete temere: il mito dell’aereo che viaggia a una velocità supersonica è sempre più vicino e realizzabile grazie alla
startup americana Boom Supersonic.
Il Concorde è stato precocemente pensionato a causa dei costi eccessivi che erano implicati, e di un incidente mortale accaduto nel 2001, ma i nuovi aerei di Boom Supersonic saranno più veloci, comodi ed ecologici.
Il CEO e fondatore dell’azienda con sede in Colorado, Blake Scholl, ha esposto il progetto durante l’Air Show di Parigi di fine giugno, parlando di una vera e propria rivoluzione nel mondo dei viaggi in aereo. Il primo aereo ad essere presentato entro il 2019, e che dovrebbe compiere il primo volo nel 2020, sarà l’Overture: inizialmente un Baby Boom, cioè un velivolo biposto che permetterà ai tecnici di fare un primo test di volo, mentre per il velivolo definitivo bisognerà aspettare presumibilmente il 2025-2027.
L’Overture sarà lungo 52 metri, avrà un’apertura alare di 18, una capienza che va dai 55 ai 75 passeggeri e potrà raggiungere i 2700 chilometri orari di velocità. I piccoli oblò degli aerei di linea ai quali siamo abituati saranno sostituiti con delle grandi finestre, perché i passeggeri possano godersi al meglio il panorama dal velivolo. I viaggi di Boom Supersonic si prospettano come qualcosa di unico, veloce e confortevole, ai limiti della fantascienza.
Tutto bellissimo, ma sorgono due dubbi fondamentali: questi viaggi saranno alla portata di tutti o saranno invece una prerogativa di uomini d’affari e ricchi clienti? E secondo: quanto saranno sostenibili gli aerei supersonici a livello ambientale?
Per quanto riguarda il primo, la nostra startup americana pensa che riuscirà a far volare i propri clienti a delle tariffe simili agli attuali biglietti per la business class; mentre in riferimento al secondo, l’intero progetto è nel segno della sostenibilità, con l’utilizzo di carburante ricavato proprio dalla CO2 presente nell’atmosfera e trasformato in idrocarburi liquidi.
Non sembra mancare proprio nulla, quindi non ci resta che prepararci per il viaggio più veloce di sempre.
Anna Zilio