Sei milioni di paia vendute nell’ultimo biennio: le scarpe ecologiche di Adidas – Parley stanno conquistando i consumatori, che con l’acquisto contribuiscono a ripulire gli oceani dalla plastica.
Il modello si chiama “ultraboost”, e ne esistono diverse fogge e colori, modelli da uomo e da donna, da corsa e da passeggio. In comune, hanno il materiale principale: 75% di plastica sottratta agli oceani da Parley for Ocean,s e poi sapientemente riutilizzata da Adidas per confezionare scarpe sportive.
La collaborazione nasce diversi anni fa: è il 2015 quando l’azienda tedesca sposa la causa dell’associazione ambientalista e presenta alle Nazioni Unite, a New York, il primo prototipo di scarpe create a partire dai rifiuti plastici, utilizzati come materiale grezzo. La tomaia era realizzata in filato e filamenti provenienti da rifiuti marini riciclati e reti da pesca illegali recuperate nelle acque profonde.
Un anno dopo, nel 2016, sbarca sul mercato la collezione Adidas x Parley: la tomaia è composta per l’85% da plastica riciclata (sono 11 bottiglie di plastica), da un’intersuola prodotta con materiali sostenibili, e una suola in gomma Continental fatta con materiali naturali.
L’esperimento è andato alla grande, ed ora Adidas ha sviluppato tutta una linea di abbigliamento e scarpe realizzate con rifiuti plastici recuperati da isole e spiagge remote, e da comunità costiere sparse in tutto il mondo.
La plastica viene raccolta da Parley e dai suoi partner, prima di venire ripulita e trasformata in un filato che può essere utilizzato per la realizzazione dei prodotti.
Negli ultimi due anni sono state vendute sei milioni di scarpe, e l’azienda ha intenzione di produrne altri 11 milioni nel 2019. Parliamo, quindi, di oltre 2.810 tonnellate di rifiuti plastici a cui è stato impedito in questo modo di distruggere i nostri oceani.
Silvia Quaranta