A voler raccontare la bellezza e la fragilità di una città unica come Venezia sono stati, fin da sempre, in molti.
Simone Weil, filosofa, mistica e scrittrice francese, lo raccontava nella sua “Venezia salva”, in cui la bellezza della città lagunare sembra essere la sola in grado di risvegliare la pietà e l’amore dell’essere umano. Ma lo hanno raccontato anche le voci dei molteplici artisti, che sono stati cullati dall’ineffabilità della bellezza di Venezia, da pittori a scultori, poeti e scrittori, presenti in ogni tempo.
Oggi, a raccontare di tanto incanto, è il progetto artistico di Margherita Muriti, veneziana di nascita e parigina d’adozione. Curato dalla francese Garance Laporte, esso coniuga video e installazione in un intreccio di immagini e parole che l’artista ha voluto tessere insieme, per raccontare il suo legame con Venezia, la città che ha contribuito a dar forma al suo sentire.
Le Blanc Nuit è nato dall’idea di registrare e filmare Venezia che, nella sua fragilità, sembra stia lentamente scomparendo.
Tessendo una sottile tela di immagini e parole, Margherita Muriti racconta il suo legame e la sua profonda connessione con la città. Le origini dell’artista e della curatrice ci ricordano il rapporto con il verbo “regarder”, in francese guardare, che incapsula l’idea del ritorno (re-garder), e che è paragonabile al lavoro dell’artista che trascrive i suoi ricordi, le sue sensazioni, trovate e racchiuse in un’immagine che nelle sue diverse forme sembra quasi impalpabile.
Attorno all’esposizione stessa saranno offerti momenti in cui i diversi tipi di arte interagiranno tra loro, rivisitando le nozioni di spazio, prossimità e distanza. Incontri in cui l’osservatore sarà invitato a creare il proprio percorso personale: ricercare, muoversi, sentire, lasciare un segno. Tutt’uno con l’incessante ritorno del legame con la laguna.
La galleria si trasforma in uno spazio di incontro tra la ricerca di Margherita e i visitatori. Un evento in cui diversi artisti sono chiamati a proporre performances in dialogo con i lavori di Margherita e, di conseguenza, con la città.
Le Blanc Nuit abbraccia, perciò, un pubblico eterogeneo e da vita ad un ambito di ricerca fatto di tracce lasciate da differenti interventi.
Il periodo di apertura di Le Blanc Nuit va dal 5 luglio al 10 agosto, nello spazio VAP 992/A.
Lo spazio VAP (Venice Art Projects), è una start-up nata due anni fa con l’obiettivo di presentare e promuovere artisti, arte contemporanea, design e arti performative nelle proprie sedi, quattro ex botteghe artigiane nel suggestivo sestiere di Castello, nella parte di Via Garibaldi vicina ai Giardini, ripensate come spazi d’arte.
Anna Sacchetto