Le Rouge Flamand.
Un enorme pesce, un polipo, un pellicano accovacciato sul muricciolo del cancello, il tutto rigorosamente in gomma.
Sono questi i primi elementi che non possono lasciarci indifferenti se passiamo, anche solo per caso, nella strada principale che da Loreggia ci conduce nel paesino di Resana, in provincia di Treviso.
Si tratta delle prime eccentriche sculture che intravediamo nel viale che porta a “Le Rouge Flamand” che, come ci suggerisce la tondeggiante scritta bianca riportata nella facciata laterale della casa, è una vera e propria “Cascina d’arte”.
Ci inoltriamo nella stradina di sassi che ci conduce verso questo casolare incantato, e qui veniamo accolti dagli entusiasti sorrisi di Margherita e Serge, coniugi e artisti.
Margherita, dalla Liguria. Serge, dal Belgio.
Chi meglio di una coppia come loro poteva decidere di affittare quello che era un vecchio casolare abbandonato, per trasformarlo in un suggestivo bed and breakfast?
Non si tratta di un alloggio qualsiasi: chiunque abbia il piacere di trascorrere delle giornate qui è immerso in un’atmosfera unica nel suo genere. Il giardino, che fa da contorno alla cascina, è una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto.
È qui, infatti, che Serge Van De Put espone le sue creazioni fatte di pneumatici. Per lo più si tratta di animali, sorprendentemente realistici, ma se giriamo l’angolo troviamo anche un’enorme scacchiera, un “Topolino” gigante, e una mano titanica. Vedendo queste sculture, diventate arte a partire da un materiale povero quale la gomma, siamo spinti dalla curiosità, e chiediamo a Serge come sia nata quest’idea.
“Io ho tante vite.” ci racconta, “Vent’anni fa lavoravo a Marrakech, e ho visto che facevano le scarpe in gomma. Così ho pensato di fare le sculture con questo materiale”. Serge sviluppa l’idea a partire dal Marocco, ma la sua arte è una raccolta di esperienze personali ed eterogenee. “Dopo Marrakech, sono andato a lavorare sull’isola francese Martinica, e ho fatto scenografie per il teatro. Prima avevo fatto la scuola di grafica. Sono arrivato in Italia nel 2009, perché ho fatto un elefante per la Biennale a Venezia, sull’isola Certosa.”
Oggi, oltre alle opere con i copertoni, Serge prova a creare sculture con il legno ma, ci dice, è più per piacere personale che per professione.
Come anticipato, però, l’artista della bizzarra cascina non è solo Serge. Ad arredare le mura interne della casa, infatti, sono anche i dipinti della raggiante Margherita Piccardo.
Nel suo atelier, all’interno della cascina, Margherita non solo dipinge, ma crea anche oggetti, e vasi in ceramica, e offre corsi per avvicinarsi a quest’arte, a lei così affine.
Insomma, un’accoglienza pittoresca e singolare quella che ci avvolge a “Le Rouge Flamand”, un luogo che vale la pena visitare; e non unicamente al fine di pernottarci, ma anche solo con la curiosità e la voglia di scoprire un luogo fuori dal comune.
Anna Sacchetto