Non ci vuole una laurea per comandare una centrale idroelettrica, una serra climatizzata o un impianto fotovoltaico. Almeno, non se si tratta di un simulatore ispirato al metodo di apprendimento learning-by-doing, che consente agli studenti dai 6 anni in su di capire com’è stato progettato il sistema, e di modificarlo.
Un valido esempio di questa filosofia arriva da Tek4Edu, azienda di Meolo, nel veneziano, specializzata in articoli tecnologici per la didattica.
Per suscitare interesse e divertimento negli studenti, Tek4Edu si è inventata una linea di prodotti per atelier creativi, basati su Arduino e App Android. Ogni simulatore è costituito da una base ergonomica col disegno sinottico del sistema, e una scheda Arduino/Genuino Uno; nelle versioni Standard il circuito è da montare, in quelle Easy è già montato. Gli strumenti, poi, possono essere collegati a computer, videoproiettori e lavagne Lim, per favorire la condivisione in aula. Il livello di interazione varia in base all’età: alle elementari basta comprendere il principio di funzionamento, alle medie e alle superiori si può lavorare sul codice e arrivare a realizzare un’app.
Il simulatore della centrale elettrica mostra la generazione di energia elettrica e il suo trasporto fino all’utenza domestica.
Il diagramma a blocchi del simulatore contiene la diga, le porte, la condotta forzata, la valvola di ingresso, la turbina, il generatore, i quadri e i trasformatori; gli studenti possono regolare il livello dell’acqua nell’invaso sbarrato dalla diga, aprire o chiudere la valvola di ingresso e accendere o spegnere l’applicazione dell’utenza domestica. Le luci servono a misurare tutti i parametri. E se il livello dell’acqua sale troppo, scatta l’allarme.
Nel caso della serra climatizzata, gli studenti possono misurare e controllare la temperatura e l’umidità, usare la tecnologia che fa riscaldare e raffrescare l’aria, e quella che serve a eliminare il calore stratificato, l’umidità e l’aria stagnante.
Il tutto, usando un diagramma a blocchi che contiene il sole, il pannello evaporante, la canalina di raccolta, la pompa, il ventilatore estrattore, il termometro e molte altre apparecchiature, collegate a diverse indicazioni luminose. Così gli studenti possono regolare l’irraggiamento solare e il livello di umidità, stando attenti a non far scattare l’allarme per eccesso di umidità.
Lo schema si ripete anche per il simulatore dell’impianto fotovoltaico. Le scuole possono usarlo per capire come avviene la generazione e il consumo di energia elettrica, e come funziona il collegamento alla rete elettrica nazionale. Obiettivo: regolare l’irraggiamento solare e la trasmissione all’utenza domestica senza far scattare l’allarme.
Alessandro Macciò
Oggi è già futuro
TEK4EDU: La tecnologia a disposizione di ogni età
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TEK4EDU: La tecnologia a disposizione di ogni età
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