Da Venezia ad Hanimaadhoo, nell’atollo di Haa, passando per Dubai e Malé.
Questo è l’itinerario del viaggio più stravagante della mia vita. Dalle piste da sci sulla sabbia, poste fuori dell’aeroporto internazionale di Dubai, alle divise floreali delle hostess nella capitale delle Maldive, è stato un tour mozzafiato tra colori, climi e culture.

Sceso dal volo Emirates, dove l’impostazione del personale ed il lusso regnano sovrani, e dove si possono tranquillamente incrociare star del cinema o dello sport, sono passato ad uno strano elicottero rumoroso nel quale, per tutto il tragitto, ho tenuto le dita incrociate per scaramanzia, guardando alquanto perplesso le ciabatte dello steward. Dal finestrino del velivolo apparivano le isole dell’arcipelago, tanti piccoli cerchi verdi attorno ad un azzurro quasi accecante. 
Una volta atterrato ad Hanimaadhoo, non senza affanni, il mondo è cambiato. Una sottospecie di pulmino ha portato me e la mia famiglia (sì, il viaggetto è stato finanziato dagli adulti, altrimenti me lo sognavo), in un resort ecologico, costruito con legno locale e con la volontà di salvaguardare l’ecosistema circostante con l’utilizzo di opere di edilizia sostenibile.
Dalla camera si ammirava da un lato il Mar delle Laccadive, parte dell’Oceano Indiano, dall’altro una natura incontaminata e curiosa. Piccole banane asprissime ma deliziose, che si potevano cogliere di persona, frutti della passione di un’intensità mai sentita prima, e noci di cocco così dure che in otto giorni non sono mai riuscito ad aprire né con le mie mani né con qualche sasso.
L’attività più consigliata è lo snorkeling, durante il quale si possono ammirare degli squaletti e una barriera corallina senza eguali. Attenzione, perché l’ustione alla schiena durante l’immersione è molto comune, e ovviamente anche il sottoscritto ha voluto testarla.
La sera, dopo cena, potrete assistere a danze tribali locali che renderanno l’atmosfera ancora più coinvolgente ed emozionante. Cercate di godervi ogni singolo attimo, perché treni come questi non ripassano tante volte…anche se non sarà un treno, bensì un elicottero traballante.

Federico Smania