“Di quel posto sono solo un’intermediaria, non sono io che lo possiedo, ma proprio per la sua unicità, é lui il padrone di se stesso”.
È così che Laura Lo Presti, una giovane stilista, ci racconta l’incanto dell’Osservatorio astronomico di Padova, all’interno della Specola. Un incanto che l’ha sempre attirata, anche da ragazzina, fino a portarla a questa avventura. Inizialmente il luogo nasce come deposito e, in seguito, diventa un’officina in cui i detenuti, provenienti dall’ex carcere situato nell’edificio accanto, montavano e cromavano biciclette. L’intreccio delle storie di questo luogo arriva fino agli anni ‘80, quando lo spazio si trasforma nuovamente in una Laccatura di cornici e mobili in legno.
“Rimasi letteralmente fulminata dal luogo, non saprei descriverti l’emozione, ma un vero e proprio colpo al cuore! Credo di essere entrata in sintonia con quello spazio”, così lo descrive Laura che, amica di un lavoratore del posto, torna spesso a fargli visita.
Nel 2013 le giunge all’orecchio la notizia che la Laccatura si stava spostando, e il luogo da lei tanto amato rimaneva scoperto: “In qualche modo pensavo che, dopo così tanto tempo, fossero stati proprio il destino o il mio angelo custode, a mettermi lungo quella strada, così decisi di impegnarmi
a capire se avrei mai potuto accedervi”.
A partire da allora, Laura mette a dura prova la sua tenacia, che però non perde un colpo. Con l’aiuto delle persone che la amano riesce ad entrare nell’Osservatorio, e a farlo diventare uno spazio degno della magia che da sempre le aveva regalato. Non più un luogo privato, un’azienda, o una
semplice officina: grazie a lei l’Osservatorio oggi diventa un’area di cultura, “la «casa» di chi ama l’arte, la poesia dell’estetica e dell’espressione creativa, ma ama anche imparare cose nuove, ama la cultura in generale, come ci dice Laura.
“Mi terrorizzava un pensiero: non volevo essere da sola ad aver provato quella grande emozione entrandoci, lo volevo aprire a chi poteva coglierne la magia che avevo sentito”.
I lavori di ripristino e manutenzione non sono stati semplici, Laura ha girato per anni a mercatini in giro per il mondo, alla ricerca di pezzi unici ed oggetti che potessero davvero valorizzare l’Osservatorio, senza stravolgerne la natura.
E così la struttura si apre al mondo, dando vita ad eventi creativi e pieni di energie, come “Bottoni cosmici”, un’esposizione di Elio Armano, che ha inaugurato il nuovo corso di questo magico posto aperto agli artisti, ai curiosi, a chiunque abbia voglia di respirare l’atmosfera di un luogo carico delle diverse storie che si sono sovrapposte negli anni.
Gli eventi e le esposizioni continuano: venerdì 14 giugno l’Osservatorio ha ospitato Zacchia, una ditta di arredo bagno e finiture di interni, con l’evento: “Contaminazioni di elementi e superfici ai piedi della Specola”, volto alla presentazione di nuovi prodotti, ma gli appuntamenti con la creatività sembrano destinati a non finire mai.
Anna Sacchetto